L’isola del Giglio è uno delle sette isole dell’arcipelago toscano.
Frazioni
Giglio Porto, unico porto dell’isola, si trova sulla costa orientale dell’Isola del Giglio rivolta alla Toscana.
Giglio Castello, si trova nella parte centrale, più alta ed interna, dell’isola. L’abitato, di origini medievali si caratterizza per l’imponente Rocca aldobrandesca, parte integrante del complesso castellano assieme alle ben conservate mura e ad alcune torri. Vi si trova la sede del comune. Il borgo è inserito nella lista dei borghi più belli d’Italia patrocinata dall’Associazione Nazionale Comuni Italiani.
Giglio Campese è situato sul versante ovest dell’Isola del Giglio al centro di una baia ove si trova un faraglione (uno scoglio monolitico che emerge per circa 20 metri) e la punta del fenaio (punta nord dell’isola con omonimo faro). I venti che spirano da sud rendono la baia di Campese adatta a surf e vela.
Simbolo del Campese è l’imponente torre medicea che fu costruita nel 1700 per controllare la pesca alla secca. Sovrasta la spiaggia, che è la più grande dell’isola. Lunga e ampia ha una sabbia granulosa di colore rosso scuro e il fondale scende velocemente a 1-1,5 metri di profondità.
Isola di Giannutri è una frazione del comune di Isola del Giglio. L’isola è nota per la presenza della villa romana di Giannutri e per i resti dell’antico porto romano di Giannutri, situati entrambi presso Cala Maestra ed è quella più a sud fra le sette.
L’isola riveste un grande interesse per la pratica della subacquea, ed è ritenuta spesso come una delle più amate dai sub in Italia. È nota per via delle immersioni poco impegnative, ma soprattutto per le gorgonie rosse visibili oltre i 35 metri di profondità, accompagnate da una ricca fauna marina caratterizzata anche da rarità, come le stelle gorgone.
Strutture da visitare:
•Faro delle Vaccarecce, noto anche come faro antico del Giglio, è un faro marittimo dismesso del mar Tirreno che si trova nella parte settentrionale dell’isola del Giglio su un promontorio a nord dell’abitato di Giglio Castello.
Il faro, la cui inaugurazione risale al 1850, fu la prima infrastruttura costruita per l’illuminazione dell’isola. Tuttavia, molto presto il faro si dimostrò inadeguato per le funzioni a cui era adibito, a causa del piano focale troppo elevato. Per questo motivo, nel 1883 vennero inaugurati due nuovi fari dalla Marina Militare, il faro del Fenaio per l’illuminazione della parte settentrionale dell’isola e il faro di Capel Rosso per l’illuminazione della parte meridionale dell’isola.
Il complesso architettonico è costituito da una torre a sezione ottagonale in muratura, che si eleva al di sopra della parte centrale di un fabbricato a pianta rettangolare, anch’esso in muratura, disposto su tre livelli, che originariamente ospitava le abitazioni dei guardiani e che in seguito alla dismissione è divenuto di proprietà privata.
Nel giugno del 2015 dopo 10 anni di abbandono, l’antico Faro delle Vaccarecce viene finalmente acquistato da un giovane stilista toscano residente a Parigi.
•Il faro del Fenaio è un faro marittimo del mar Tirreno che si trova nella parte settentrionale dell’Isola del Giglio sul promontorio di punta del Fenaio. Ad alimentazione elettrica e ad ottica fissa, la luce è prodotta da una lampada alogena della portata di 16 miglia nautiche. L’infrastruttura è dotata anche di una lampada di riserva della portata di 12 miglia nautiche, che entra in funzione in caso di guasto o malfunzionamento della lampada principale.
Il faro, la cui inaugurazione risale al 1883. L’infrastruttura è costituita da una torre a sezione ottagonale in muratura bianca e rossa, che si eleva davanti alla parte centrale della facciata orientata verso il mare di un fabbricato a pianta rettangolare, disposto su due livelli, che si caratterizza per la muratura in intonaco rosso e che in passato ospitava le abitazioni dei guardiani prima della sua definitiva automatizzazione.
La struttura turriforme, con galleria interna, culmina con una terrazza sommitale che costituisce la base del tiburio della lanterna metallica grigia.
•Faro di Capel Rosso, è un faro marittimo del mar Tirreno che si trova all’estremità meridionale dell’isola del Giglio, sul promontorio di punta di Capel Rosso. Ad alimentazione elettrica e ad ottica rotante, la luce è prodotta da una lampada alogena da 1000 W, con quattro lampi bianchi ogni 30 secondi della portata di 23 miglia nautiche. L’infrastruttura è dotata anche di una lampada LABI di riserva da 100 W della portata di 18 miglia nautiche, che entra in funzione in caso di guasto o malfunzionamento della lampada principale.
L’infrastruttura, inaugurata nel 1883, è costituita da una torre a sezione ottagonale in muratura bianca, che si eleva davanti alla parte centrale della facciata anteriore (orientata verso il mare) di un fabbricato a pianta rettangolare, disposto su due livelli, che si caratterizza per la muratura bianca e rossa e che in passato ospitava le abitazioni dei guardiani prima della sua definitiva automatizzazione.
Cucina
Tra i prodotti tipici, spicca il panficato, un dolce i cui ingredienti principali sono i fichi, noci, marmellata, scorze di arancio e frutta (mela o pera) con una manciata di farina o pane.
All’isola del Giglio viene prodotto il vino Ansonaco. L’Ansonaco viene coltivato nei minuscoli terrazzamenti a picco sul mare dell’isola fin dai tempi antichi. Viene prodotto con un 90% di uva autoctona Ansonica. Mentre la produzione al Giglio un tempo era abbondantissima e esisteva una florida esportazione, con l’arrivo del turismo è stata abbandonata non solo l’agricoltura ma anche la viticoltura. Dopo gli anni 80 in quali solo pochissime persone curavano i loro piccoli vigneti per il proprio fabbisogno si vede ora i frutti del recupero degli antichi vigneti con terrazzamenti più grandi e un ottimo vino locale. Per valorizzare la peculiarità del territorio è stato creato un vino ansonaco da primato chiamato Perseo & Medusa venduto sul mercato mondiale come vino tra i più costosi e ricercati al mondo.