Manciano (frazioni di Montemerano e Saturnia)

Manciano (frazioni di Montemerano e Saturnia)

Manciano è un comune italiano della provincia di Grosseto. Il centro sorge su una collina che domina da un lato la piana e la valle dell’Albegna e dall’altro lato l’area del Tufo.

Luoghi da visitare

Rocca aldobrandesca (Manciano)

•Rocca aldobrandesca di Manciano, costruita nel corso del XII secolo dalla famiglia degli Aldobrandeschi, fu oggetto di numerose contese a partire dal secolo successivo per la sua importanza strategica,

considerata fondamentale per il controllo diqueste terre. Occupata prima dagli orvietani, la rocca passò agli Orsini di Pitigliano che la controllarono fino al XVII secolo, fatta eccezione per un temporaneo dominio senese nella prima metà del XV secolo. Alcuni lavori di restauro furono effettuati dai granduchi di Toscana nella seconda metà del XVIII secolo. Attualmente ospita la sede del Comune di Manciano.

Rocca aldobrandesca di Saturnia

•Rocca aldobrandesca di Saturnia, costruita alla fine del XII secolo dai conti Aldobrandeschi e rifatta dai senesi nel corso del XV secolo, si presenta oggi trasformata. All’interno dell’area delimitata dalle mura, è stato edificato Castello Ciacci, fatto costruire dall’omonima famiglia nel 1924 in stile neo-medievale, con la torre merlata che richiama l’originario stile medievale del rimanente complesso.

•Mura di Manciano: costruite dai conti Aldobrandeschi nel XIII secolo, nello stesso periodo in cui veniva costruita la Rocca aldobrandesca, furono rimaneggiate dai senesi nel corso del XV secolo. Delle undici torri di avvistamento, ne sono perfettamente visibili soltanto due, mentre le altre sono state inglobate all’interno di edifici adibiti ad altri usi: sono la Torre della Rampa, lungo via Trento, e la Torre di Porta Fiorella, sopra l’omonimo accesso. Esse delimitano quasi interamente il nucleo storico dell’omonimo centro, che si sviluppa nella parte più elevata della collina.

•Mura di Montemerano: costruite dagli Aldobrandeschi a partire dal XII secolo, sono state ultimate nel corso del secolo successivo. Lavori di ristrutturazione furono effettuati quando Montemerano passò sotto la Repubblica di Siena, con la costruzione anche del complesso del Cassero, e nel periodo rinascimentale, con la costruzione dei camminamenti di ronda. Lungo le mura si aprono oggi tre porte, la porta di San Giorgio, la porta Romana e la porta Grossetana.
Le mura di Montemerano delimitano interamente il borgo e si caratterizzano per la sovrapposizione di elementi stilistici di epoca medievale e rinascimentale.

La struttura difensiva tratti di cortina muraria a vista, rivestita in travertino e calcare, e altri tratti inglobati nelle mura perimetrali esterne di alcuni edifici del centro.

•Mura di Saturnia: una prima cinta muraria fu costruita dai Romani nel corso del II secolo a.C., su preesistenti strutture difensive etrusche. Gli Aldobrandeschi ristrutturarono ed ampliarono la primitiva cerchia agli inizi del XIII secolo, contemporaneamente alla costruzione della rocca. Le mura furono ricostruite e riqualificate dalla Repubblica di Siena verso la metà del XV secolo, mentre nei secoli successivi altre modifiche hanno determinato la scomparsa di tre delle quattro antiche porte: l’unica porta rimasta è la meridionale Porta Romana, con rivestimento in pietra ed apertura ad arco a tutto sesto, proprio nel punto di passaggio dell’antica Via Clodia.

Le mura di Saturnia racchiudono in larga parte il borgo e presentano elementi stilistici che riconducono inequivocabilmente alle varie fasi storiche.
Le cortine murarie, pur essendo ovunque rivestite in pietra, presentano tratti di epoca romana, frammisti ad elementi del periodo medievale e rinascimentale che risultano prevalenti negli altri tratti.

•Castello di Stachilagi, situato ad est della frazione di Marsiliana, sulla sommità di una collina che domina la valle del torrente Elsa, risale al XIII secolo e fu costruito presso la preesistente Abbazia della Selva con attiguo monastero, risalenti alla metà del XII secolo: il complesso rientrava tra i possedimenti dell’Abbazia delle Tre Fontane di Roma, che vennero infeudati dalla famiglia Aldobrandeschi. Abbandonato dopo l’ingresso nel Granducato di Toscana, si presenta oggi sotto forma di ruderi.

Il castello di Stachilagi, immerso in una foltissima vegetazione, si presenta sotto forma di imponenti ruderi, con strutture murarie in pietra.

Chiesa di San Leonardo

Chiesa di San Leonardo, risalente al XIV secolo, doveva presentarsi in stile romanico-gotico. È stata completamente rifatta nel 1932. Nel 1954 è stato realizzato il nuovo pavimento a mosaico. All’interno conserva opere d’arte come il san Leonardo che adora la Sacra Famiglia (1894), gli apostoli (1909) e il venerdì santo di Paride Pascucci e un fonte battesimale in travertino della prima metà del XIV secolo.

Sul lato destro, proprio di fianco alla facciata, si innalza la torre campanaria, che conserva gran parte degli originari elementi stilistici medievali. Il campanile è caratterizzato da strutture murarie in conci di pietra, ripartito in più ordini da cordonature, con una serie di monofore con archi a tutto sesto che si aprono ai livelli superiori; la parte alta culmina con una merlatura sommitale.

•Torre dell’Orologio, campanile situato nel punto in cui via Roma si congiunge con via Cavour, fu costruito dai senesi nel XV secolo come parte dell’antico palazzo del Comune, oggi inglobato nelle strutture adiacenti. Dopo il 1860 è stata posta la lapide in ricordo del plebiscito dell’annessione al Regno d’Italia.

•Castellum aquarum di Poggio Murella, grande cisterna a forma rettangolare con l’interno suddiviso in dieci navate con volte a botte e rivestito all’esterno in opus reticulatum a tasselli bicromi. Nei dintorni si possono trovare altri resti di epoca romana.

•Museo di preistoria e protostoria della Valle del Fiora, fu inaugurato nel 1985 all’interno di Palazzo Nardelli, edificio costruito tra il 1824 e il 1848 nelle adiacenze della rocca aldobrandesca. Lo scopo del museo è quello di documentare un lungo periodo di tempo che va dal Paleolitico all’età del Bronzo finale nei territori della valle del Fiora.

•Necropoli del Puntone, sito frequentato dal VII sino al V secolo a.C., è composto da una cinquantina di tombe a camera e da un piccolo numero di tombe a fossa.

Montemerano

Montemerano è una frazione del comune italiano di Manciano, è situato a 6 km a nord-ovest del capoluogo comunale, lungo la strada che conduce a Scansano, e a sud della località termale di Saturnia.
Nella zona sono avvenuti ritrovamenti archeologici che testimoniano la presenza di nuclei abitativi relativi al periodo neolitico ed all’epoca romana. Il luogo viene inoltre citato in documenti risalenti al IX secolo.

Il caratteristico borgo medievale fu fatto edificare nel corso del XIII secolo dalla famiglia Aldobrandeschi sulla parte più alta della collina. Nel XIV secolo il controllo del paese passò alla famiglia dei Baschi, che lo portarono a sottomettersi ad Orvieto. Durante il XV secolo Siena si impossessò di Montemerano e lo trasformò facendolo diventare un’imponente fortezza.
Nella seconda metà del XVI secolo, con la definitiva caduta della Repubblica di Siena, il centro entrò a far parte del Granducato di Toscana, seguendone le sorti da quel momento in poi.