Vacanze in Maremma
Tutti hanno sentito, almeno una volta, parlare di Maremma e sanno che ... più o meno ... la
Maremma si trova in Toscana e ... più o meno... in provincia di Grosseto ma in realtà il termine indica un’area geografica ben più ampia, ricca di storia, cultura e tradizioni: scopriamola insieme!
Per conoscere e capire un territorio possiamo partire dal suo nome.
Maremma deriva dal latino “maritima”, infatti Maritima Regio era il nome con cui, in epoca carolingia, veniva identificata la parte costiera della zona di Grosseto.
Potrebbe però trovare le sue radici anche nel termine castigliano “marismas” che significa palude ed in effetti la
Maremma è un’ampia zona che dall’entroterra si spinge fino al mare e che per millenni è stata soggetta all’impaludamento, dovuto alla presenza di dune che ostacolavano il deflusso dei fiumi.
Furono necessarie infatti importanti opere di bonifica per debellare la malaria e rendere questo territorio ricoperto di foreste e paludi, come ricorda anche Dante nell’Inferno, una terra affascinante per bellezza e ricchezza di paesaggi.
Persino un’antica canzone popolare “Maremma amara”, scritta nel periodo in cui iniziavano le prime bonifiche, testimonia la durezza della vita in questo territorio aspro ed inospitale.
Ma povertà e malaria non erano gli unici problemi per queste popolazioni vessate per secoli anche dalle scorrerrie dei briganti che imperversarono fino alla fine dell’800.
"..paese selvatico, oscuro cammino esposto all’azione dei banditi e dei ladroni...” lo definiva infatti Giovanni Sercambi nel ‘400!
Oggi, bonificata l’area e sconfitta la malaria, la Maremma è una terra in alcuni tratti ancora selvaggia e incontaminata, di grande interesse naturalistico, ricca di storia e cultura.
Ma qual è la stagione migliore per visitare la Maremma?
In quale periodo la luminosità atmosferica, la vegetazione ed il lavoro dell’uomo rendono il paesaggio veramente spettacolare?
Non la primavera con il suo clima mite e rilassante ma inaspettatamente... l’estate!
La calda estate maremmana!
Il caldo estivo, privo di nuvolaglie e umidità, rende infatti ancora più nitidi i profili del paesaggio.
Dalle pinete delle coste alle gobbe dei monti, dagli sterminati campi policromi alle sagome dei castelli, tutti i contorni appaiono più vividi e definiti esaltando i colori che dal cobalto del mare al verde delle macchie selvagge, dall’ocra delle pianure al rosa delle vecchie case coloniche, conducono lo sguardo attraverso una naturale tavolozza pittorica.
Il verde del pino domestico, dominatore incontrastato del litorale, caratterizza la macchia mediterranea e costituisce un vero segno distintivo ... quasi un “marchio di fabbrica” delle coste maremmane sostituendosi , man mano che ci si addentra verso l’interno, al cipresso.
Dal corbezzolo al lentisco, dal ginepro al mirto, i profumi di questa terra si mescolano al salmastro del mare e accompagnano il visitatore verso i boschi di lecci, quercia e sughero che dominano l’interno.
Al di là della macchia mediterranea e delle foreste molti sono ancora i luoghi selvaggi e incontaminati in cui trovare stagni, acquitrini e grandi mandrie di cavalli maremmani, un tempo montati dagli storici butteri toscani.
Solo chi percorre le sue strade sotto la canicola estiva può dire di aver conosciuto il vero volto della
Maremma!
Terra selvaggia e spettacolare, magica e suggestiva!